15 marzo 2018
Le Sezioni Unite sull’omesso versamento di ritenute previdenziali (determinazione dell’importo rilevante per la soglia di punibilità)
Cass., Sez. Un., sent. 18 gennaio 2018 (dep. 7 marzo 2018), n. 10424, Pres. Fumo, Est. Ramacci, ric. Del Fabbro
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Segnaliamo ai lettori che il 7 marzo 2018 sono state rese note le motivazioni della sentenza con la quale le Sezioni Unite della Corte di cassazione hanno affermato il seguente principio di diritto (già comunicato con informazione provvisoria del 19 gennaio 2018):
«In tema di omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali operate dal datore di lavoro sulle retribuzioni dei dipendenti, l'importo complessivo superiore a 10.000 euro annui, rilevante ai fini del raggiungimento della soglia di punibilità, va individuato con riferimento alle mensilità di scadenza dei versamenti contributivi (periodo 16 gennaio-16 dicembre, relativo alle retribuzioni corrisposte, rispettivamente, nel dicembre dell'anno precedente e nel novembre dell'anno in corso)».
La questione – relativa all’individuazione dell’arco temporale rilevante per calcolare l’importo omesso e dunque verificare il superamento della soglia di punibilità – era sorta in seguito alla depenalizzazione operata dal d.lgs. 8/2016.
La tesi alternativa prospettata dalla Sezione rimettente indicava come criterio di riferimento le mensilità di pagamento delle retribuzioni.
La questione, di indubbio rilievo per la prassi, era stata sottoposta alle Sezioni Unite, pur in assenza di contrasto giurisprudenziale, perché idonea a incidere «su aspetti attinenti a risorse finanziarie pubbliche di primario rilievo». (F.L.)