ISSN 2039-1676


10 maggio 2018 |

Osservazioni penalistiche 'a prima lettura' sul progetto di Codice della crisi e dell'insolvenza

Contributo pubblicato nel Fascicolo 5/2018

Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto. 

Si avvertono i lettori che la bozza di decreto legislativo in commento – recante il c.d. Codice della crisi e dell'insolvenza – è stata presentata al Consiglio dei Ministri, ma non ancora approvata; la delega al Governo scadrà il 14 novembre 2018.   

 

Abstract. Il presente contributo raccoglie alcune riflessioni sulle implicazioni penalistiche e processual-penalistiche del recente schema di decreto legislativo attuativo della l. 19 ottobre 2017 n. 155, recante una delega per la riforma delle discipline delle crisi d’impresa e dell’insolvenza. In particolare, sono prese in considerazione sia le (non numerose) disposizioni direttamente incidenti sulla materia penale, sia alcuni fra i possibili effetti espansivi o riduttivi della responsabilità penale scaturenti dal nuovo assetto del diritto concorsuale dell’insolvenza.

 

SOMMARIO: 1. L’iter normativo. - 2. Le novità di diritto penale sostanziale – 2.1. La mancata riformulazione delle fattispecie incriminatrici della bancarotta e la scomparsa del «fallimento». – 2.2. La causa di non punibilità per i reati di bancarotta e l’attenuante ad effetto speciale previste dall’art. 28 comma 2 della bozza di Codice. – 2.3. La disciplina della responsabilità dei sindaci. - 2.4. Le novità di diritto sostanziale in tema di responsabilità dell’ente. – 2.5. Ulteriori considerazioni sparse. - 3. I rapporti tra liquidazione giudiziale e le misure penali – 3.1. Le disposizioni processuali della legge delega. – 3.2. Il rapporto tra misure cautelari nel processo penale (e nel processo all’ente) e la liquidazione giudiziale. - 3.3. Le novità in tema di processo all’ente: cenni. - 3.4. I rapporti tra liquidazione giudiziale e procedimento di prevenzione. - 4. Qualche considerazione conclusiva.