25 maggio 2018 |
L’insostenibile leggerezza. La non punibilità del fatto avente ad oggetto droghe leggere tra prospettive di riforma e ripieghi ermeneutici
Contributo pubblicato nella Rivista Trimestrale 1/2018
Abstract. Partendo dal sostanziale fallimento della politica criminale in materia di stupefacenti, l’articolo esamina le vie battute nel nostro ordinamento per ridimensionare l’area di rilevanza penale dei fatti aventi ad oggetto droghe ‘leggere’. Dall’analisi, emerge un quadro a due facce: da un lato, l’incapacità del legislatore di riformare l’attuale disciplina sul contrasto agli stupefacenti; dall’altro, la tendenza di certa giurisprudenza a escludere conseguenze penali per i fatti caratterizzati da minima pericolosità. Nel contributo, si argomenta che la soluzione esclusivamente giurisprudenziale, per quanto benefica, non sia sufficiente né in termini di certezza normativa, né in termini di efficace lotta al narcotraffico.
SOMMARIO: 1. Il lato oscuro della ‘war on drugs’ - 2. Il traffico di cannabis in Italia. L’inefficacia della risposta sanzionatoria - 3. L’irrilevanza del fatto avente ad oggetto droghe ‘leggere’ in Italia - 3.1. La via legislativa - 3.2 La via giurisprudenziale - 3.2.1. Il coinvolgimento della Corte costituzionale - 3.2.2. I rimedi della giurisprudenza ordinaria - 4. Meriti e criticità della depenalizzazione ‘in concreto’ - 5. Il futuro della legislazione sulle droghe ‘leggere’.