26 settembre 2011 |
Riforma dei reati contro il patrimonio culturale: il Consiglio dei Ministri approva un disegno di legge delega
Tra le numerose proposte l'introduzione del delitto di 'furto di bene culturale'
Il 22 settembre scorso il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dei Beni culturali e del Ministro della Giustizia, ha approvato un disegno di legge che sarà presentato in Parlamento per conferire al Governo la delega per la riforma della disciplina sanzionatoria in materia di reati contro il patrimonio culturale.
Pubblichiamo in allegato lo schema del d.d.l., tratto dal sito del Ministero dei beni culturali, nonchè, per una sintesi dei relativi contenuti, un estratto del comunicato stampa pubblicato sul sito medesimo.
"Il disegno di legge introduce il delitto di “danneggiamento, deturpamento o imbrattamento di beni culturali o paesaggistici”. Il nuovo reato sarà assistito da un trattamento sanzionatorio severo - fino a sei anni di reclusione - e punito anche se commesso per colpa.
Viene, inoltre, prevista la nuova figura di reato di “furto d’arte” ed incrementato il trattamento sanzionatorio dei delitti che si collocano a valle rispetto al trafugamento del bene culturale, che consentono di lucrarne il profitto e che danno luogo spesso a una fitta trama delinquenziale, fino a creare vere e proprie associazioni per delinquere e organizzazioni criminali - ricettazione, riciclaggio, ecc.
Altre importanti misure attengono al contrasto della condotta di ricerca illecita di beni archeologici mediante metal detector. In questo ambito, oltre ad aggravare le pene previste per chi effettua ricerche abusive di reperti impiegando tali strumenti, è anche prevista la punibilità di chi viene trovato ingiustificatamente in possesso di metal detector all’interno di un’area archeologica.
Infine, il disegno di legge potenzia le attività svolte dal Comando Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale, Corpo altamente qualificato e specializzato nel contrasto contro questi reati, e meritevole del più alto apprezzamento per l’opera che quotidianamente svolge a difesa del nostro patrimonio culturale. Sarà infatti possibile per le forze dell’ordine utilizzare, per l’incremento delle proprie dotazioni, i mezzi di trasporto sequestrati nel corso di interventi compiuti a tutela dei beni culturali. Infine, i Carabinieri del CCTPC potranno effettuare operazioni sotto copertura, nonché speciali azioni di contrasto anche su internet, avvalendosi dei medesimi strumenti operativi attualmente disponibili per i delitti concernenti la pedopornografia."