ISSN 2039-1676


04 dicembre 2017 |

Il giudice di civil law davanti alla fonte giurisprudenziale. Considerazioni inattuali sull’(in)effettività del rimedio di cui all’art. 35 ter o.p. alla luce di due recenti ordinanze del Magistrato di Sorveglianza di Pisa

Commento a Mag. Sorv. Pisa, ord. 28 giugno 2017, n. 1952/2017 SIUS, Giud. Merani e a Mag. Sorv. Pisa, ord. 22 settembre 2017, n. 4855/2016 SIUS, Giud. Degl’Innocenti

Contributo pubblicato nel Fascicolo 12/2017

Il presente contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.

 

Per leggere il testo delle ordinanze in commento, clicca sui seguenti link: ord. 1952/2017, Giud. Merani - ord. 4855/2016, Giud. Degl'Innocenti

 

SOMMARIO: 0. Le ordinanze. Compendio breve. – 1. Il paradosso di Ross. – 2. Al cuore del problema. Letto, dignità, diritti. – 3. Protezione multilivello dei diritti e principio di sussidiarietà. 4. Leggere Muršič senza dimenticare Ananyev. – 5. Antropologia minima sul letto. – 6. Reductio ad tria. Le “altre” condizioni negative e i confini della disumanità e della degradazione. – 7. Perpetuatio iurisdictionis e translatio iudicii. Un nuovo fronte di “attualità” – 8. Non attualismo debole vs. inattualismo forte. Le istanze provenienti da persone detenute sulla base di un titolo diverso da quello cui si riferisce il pregiudizio. – 9. Della natura incerta delle cose. Monetarizzazione o rimedio in forma specifica, risarcimento o indennizzo. – 10. Conclusione.