ISSN 2039-1676


11 luglio 2012 |

"Cause sopravvenute da sole sufficienti" e nessi tra condotte

Per una collocazione dell'art.41, comma 2, c.p. nel quadro teorico della causalità "scientifica"

Il saggio del prof. Antonio Vallini, che pubblichiamo in allegato, fa parte degli Studi in onore di Franco Coppi, vol. I, Torino, Giappichelli, 2011, 341 ss. La versione qui allegata si distingue per limitati aggiornamenti e modifiche nel testo e nelle note; si dà conto, in particolare, di alcuni recenti arresti giurisprudenziali, comparsi e commentati in questa Rivista (vedi i documenti correlati). Ringraziamo il prof.David Brunelli, curatore degli "Studi" sopra citati, per il consenso prestato a questa nuova pubblicazione.

 

Sommario - 1. Oggetto dell'indagine. - 2. Le interpretazioni dell'art.41, comma 2, c.p. ispirate da una nozione "normativa" di imputazione dell'evento. - 2.1. La "causalità adeguata" in particolare: critica. - 2.2. La "causalità umana" in particolare: critica. - 2.3. Le teorie sull'imputazione obiettiva dell'evento: motivi di perplessità, preziosi spunti. - 2.4. Quali suggerimenti trarre dalle teorie "normative"? - 3. Le interpretazioni dell'art.41, comma 2, c.p. ispirate da una nozione "scientifico-naturalistica" di causalità. - 3.1. "Cause da sole sufficienti" come "serie causali autonome": critica. - 3.2. "Cause da sole sufficienti" come "uniche condizioni tipiche" secondo la legge scientifica: aspetti problematici. - 4. La natura "non causale" dei condizionamenti tra condotte come chiave di lettura dell'art.41, comma 2, c.p. - 4.1 "Causa da sola sufficiente" come altrui comportamento causale condizionato, non "causato", dalla precedente condotta. - 4.2 Conferme letterali e sostanziali. - 4.3. Il senso del riferimento alle sole concause "sopravvenute". - 4.4. Il ruolo sistematico dell'art.41, comma 2, c.p., tra "concorso di cause" e "concorso nel reato". -  4.5. Conclusioni e prospettive di ulteriore approfondimento.