17 febbraio 2014 |
Il nuovo reato di combustione illecita di rifiuti
Abstract. Il d.l. 136/2013, convertito con modificazioni nella l. 6/2014 (clicca qui per accedere al testo del decreto legge, come modificato dalla legge di conversione), ha introdotto nel Testo unico dell'ambiente il novello art. 256 bis, che disciplina i delitti di combustione illecita di rifiuti. Il presente contributo sottopone a vaglio critico le nuove figure delittuose, analizzandone la correttezza sia sotto il profilo formale - riproponendosi il tema dell'ammissibilità del ricorso alla decretazione d'urgenza - sia sotto il profilo contenutistico-sostanziale. Si suggerisce altresì una ricostruzione sistematica delle nuove incriminazioni, anche attraverso la disamina delle ipotesi di confisca recate dalla disposizione.
SOMMARIO: 1. 'Emergenzialismi' e soluzioni normative. - 1.1. Un precedente specifico? - 2. Il fatto tipico del reato di cui al comma 1, primo periodo. - 2.1. Il secondo periodo del comma 1. - 2.1.1 Gli obblighi di rimessione in pristino e quelli risarcitori. - 2.2. Il difficile apprezzamento dell'oggetto della tutela. - 3. Il fatto tipico del reato di cui al comma 2. - 4. La fattispecie di cui al comma 6. - 5. La disciplina delle circostanze. Il comma 3. - 5.1 La responsabilità di posizione del titolare dell'impresa. - 5.2. Il comma 4: siti interessati dalla dichiarazione di stato di emergenza. - 6. Le confische obbligatorie.