22 dicembre 2017 |
Politiche sanzionatorie e sindacato di proporzionalità
Voce per "Il libro dell’anno Treccani 2018"
Il presente contributo riproduce, con lievi modifiche, la corrispondente voce destinata alla sezione di diritto penale (curata da G. Leo e F. Viganò) de Il libro dell’anno del diritto 2018 Treccani (dir. da R. Garofoli e T. Treu), Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma, 2018; ringraziamo l’editore e i direttori dell’opera per avere consentito ad anticiparne la pubblicazione sulla nostra Rivista. Trattandosi di lavoro già accettato per la pubblicazione in quella sede, il contributo non è stato sottoposto alla procedura di peer review prevista dalla nostra Rivista.
Abstract. Si individuano tradizionalmente, a proposito del sindacato della Corte costituzionale sulle norme penali, limiti connessi tanto alla riserva assoluta di legge (con conseguente preclusione degli interventi in malam partem), tanto alla natura eminentemente politica, quindi altamente discrezionale, delle scelte legislative sul diritto criminale. È noto per altro che le “zone franche” determinate dai limiti indicati stanno progressivamente riducendosi, sia pure secondo una sequenza complessa e discontinua. Le maggiori novità riguardano, nell’ambito della giurisprudenza costituzionale, il sindacato sulle previsioni di pena, i cui limiti subiscono la pressione dei giudici comuni a fronte d’un sistema caotico e di un cronico ritardo legislativo nell’adeguamento ai valori affermati nelle Carte dei diritti, secondo un disegno che assicuri, al tempo stesso, un accettabile livello di coerenza interna dell’apparato sanzionatorio. In questo quadro di movimento, assume particolare ed inedito rilievo il principio di proporzionalità. Il contributo che segue mira ad illustrare le recentissime acquisizioni della giurisprudenza costituzionale in materia, collocandole in un processo evolutivo che sembra destinato a culminare con l’ammissibilità di questioni incentrate, almeno in via primaria, sull’intrinseco difetto di proporzionalità delle risposte sanzionatorie.
SOMMARIO: 1. La ricognizione. – 2. La focalizzazione. – 2.1. Le questioni non accolte. – 2.2. (segue) Le questioni accolte: gli automatismi sanzionatori. – 2.3. (segue) L’eliminazione radicale delle previsioni sanzionatorie. – 2.4. (segue) La manipolazione dei valori edittali. – 3. I profili problematici.