26 febbraio 2018 |
La Corte Costituzionale sulla ragionevolezza della confisca allargata. Verso una rivalutazione del concetto di sproporzione?
Nota a Corte cost., sent. 21 febbraio 2018, n. 33, Pres. Grossi, Est. Modugno
Contributo pubblicato nel Fascicolo 2/2018
Il presente contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.
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Abstract. Il contributo rappresenta un commento a prima lettura della sentenza della Corte costituzionale n. 33/2018, con cui è stata dichiarata ragionevole, al metro dell’art. 3 Cost., l’inclusione del delitto di ricettazione nel catalogo dei reati-presupposto della confisca allargata di cui all’art. 12-sexies d.l. 306/1992. Viene illustrato il percorso motivazionale della pronuncia, mettendosi in luce come la Corte dimostri di condividere gli orientamenti più garantistici della recente giurisprudenza di legittimità, e lasci trasparire una sempre più vistosa equiparazione tra tale misura e la confisca di prevenzione di cui al c.d. codice antimafia. Il contributo si sofferma, in particolare, sull’inedita valutazione in concreto circa la rispondenza del reato alla ratio dell’art. 12-sexies, che la Corte demanda al giudice. Vi si scorge un passo verso il riconoscimento della valenza processuale del concetto di “sproporzione”, non più quale presupposto oggettivo autonomo della confisca, bensì quale indizio sul quale si regge l’accertamento presuntivo circa l’origine illecita dell’arricchimento.
SOMMARIO: 1. Premessa. – 2. I termini della questione. – 3. La pronuncia della Corte. – 4. Alcune riflessioni a prima lettura. – 4.1. Il giudizio in concreto demandato al giudice e il volto ‘processuale’ della sproporzione. – 4.2. La qualificazione del concetto di ‘sproporzione’. – 4.3. Conclusione: verso uno statuto garantistico unitario per la confisca allargata e la confisca di prevenzione?