ISSN 2039-1676


01 ottobre 2018

Sezioni unite: la diversa qualità degli stupefacenti non esclude di per sé l’ipotesi lieve

Cass., Sez. un., ud. 27 settembre 2018, Pres. Carcano, Rel. Pistorelli, ric. Murolo (informazione provvisoria)

Il servizio novità della Corte Suprema di cassazione comunica che, in esito all’udienza del 27 settembre 2018, le Sezioni unite hanno affrontato la seguente questione:

«Se la diversità di sostanze stupefacenti, a prescindere dal dato quantitativo, osti alla configurabilità dell'ipotesi di lieve entità di cui all'art. 73, comma 5, d.P.R. n. 309 del 1990, e, in caso negativo, se tale reato possa concorrere con le fattispecie previste ai commi 1 e 4 del medesimo art. 73 d.P.R. citato».

Secondo l'informazione provvisoria diffusa dalla Suprema Corte, al quesito si è data la seguente risposta:

«La diversità di sostanze stupefacenti non è di per sé ostativa alla configurabilità del reato di cui all'art. 73, comma 5, d.P.R. n. 309 del 1990, il cui concorso con quelli previsti dai commi precedenti del medesimo articolo dipende dalle concrete circostanze del fatto».

La deliberazione è stata assunta sulle conclusioni conformi del Procuratore generale presso la Corte di cassazione.

Per accedere all’ordinanza che ha rimesso la questione alle Sezioni unite (sez. III, 15 marzo 2018 – 25 maggio 2018, n. 23547, Pres. Di Nicola, Rel. Aceto), in formato PDF, cliccare in alto a destra su “visualizza allegato”.

Pubblicheremo la motivazione della sentenza delle Sezioni unite immediatamente dopo il relativo deposito. (G.L.)