ISSN 2039-1676


27 aprile 2012 |

Sulla riforma in cantiere dei delitti di corruzione (testo aggiornato alla luce dell'emendamento presentato dal governo)

Editoriale

Martedì 17 aprile 2012 il governo ha presentato alla Camera l'emendamento numero 9.500 al d.d.l. C.4434 già approvato in prima lettura dal Senato, recante "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione". Tale emendamento, come preannunciato, propone una serie di incisive (e nel complesso ampiamente apprezzabili) modifiche all'attuale disciplina dei delitti di corruzione, pubblica e privata, ed è corredato da una sintetica motivazione. Rispetto al testo anticipato da fonti giornalistiche nei giorni precedenti - da noi commentato in un precedente contributo pubblicato lo scorso 17 aprile che a sua volta seguiva un precedente editoriale di Francesco Palazzo sul medesimo tema - due sono le novità più significative: da un lato, l'innalzamento a cinque anni di reclusione del massimo edittale per il delitto di corruzione in relazione all'esercizio della funzione, con conseguente ammissibilità di intercettazioni telefoniche ai sensi dell'art. 266 co. 1 lett. b) c.p.p.; dall'altro, la previsione del nuovo delitto di traffico di influenze illecite accanto al, e non più in sostituzione del, delitto di millantato credito oggi vigente. Di tali novità si è tenuto conto in questa versione aggiornata del nostro editoriale, che differisce dalla precedente essenzialmente nel § 3, dedicato appunto al nuovo delitto di traffico di influenze illecite e ai suoi - a nostro avviso problematici - rapporti con la fattispecie di millantatato credito, di cui si vorrebbe assicurare la sopravvivenza.  

Il presente contributo è ora pubblicato nel n. 1/2012 della nostra Rivista trimestrale. Clicca qui per accedervi

Per scaricare il testo ufficiale dell'emendamento presentato dal Governo alla Camera, clicca qui (l'articolato e la motivazione relativi alla riforma dei delitti di corruzione e dintorni si trovano a pag. 9 e ss.).