ISSN 2039-1676


08 marzo 2013 |

Morte come conseguenza dei maltrattamenti: legame causale e valutazioni normative

Nota a Cass. pen., Sez. VI, 20 novembre 2012 (dep. 4 dicembre 2012), n. 46848, Pres. Agrò, Rel. Aprile, A.

SOMMARIO: 1. Il problema affrontato dalla Corte di Cassazione. - 2. Il legame tra la morte (o le lesioni) e il fatto di maltrattamenti. - 3. Una possibile lettura alternativa dei rapporti tra omicidio preterintenzionale e maltrattamenti aggravati.

Per il testo della sentenza annotata, della quale di seguito pubblichiamo una massima, clicca qui. Per la nota di Pierpaolo Astorina Marino clicca sotto su "Download documento".

L'aggravante speciale di cui al secondo comma dell'art. 572 c.p. è configurabile sulla base dell'accertata esistenza di rapporto di causalità materiale anche soltanto tra l'atto finale della serie dei maltrattamenti e l'evento più grave, non voluto dall'agente. È necessario, tuttavia, che tra le pregresse condotte di maltrattamento e la condotta cui sia direttamente riferibile l'evento aggravatore non vi sia una cesura logica e cronologica, poiché, altrimenti, non sarebbe possibile propriamente affermare che le lesioni gravi o gravissime ovvero la morte "derivano" dai maltrattamenti, dato che la condotta finale dovrebbe essere considerata un'autonoma causa sopravvenuta, da sola sufficiente a produrre le lesioni o la morte della vittima.