ISSN 2039-1676


22 luglio 2014 |

I limiti del controllo sull'adempimento dell'obbligo costituzionale di esercizio dell'azione penale

Commento a Cass. pen., Sez. Un., 28 novembre 2013 (dep. 30 gennaio 2014), n. 4319, Pres. Santacroce, Rel. Lombardi, ric. P.m. in proc. L. e altri

Clicca qui per leggere la sentenza oggetto del commento, già pubblicata in questa Rivista, con breve nota di G. Leo, in data 3 febbraio 2014.

 

SOMMARIO: 1. L'imputazione coatta nuovamente al vaglio delle Sezioni Unite. - 2. E' abnorme il provvedimento con il quale il g.i.p. ordina al pubblico ministero la formulazione dell'imputazione per fatti nuovi? - 3. Dell'abnormità dell'ordine di formulare l'imputazione per notizie di reato soggettivamente e/o oggettivamente nuove rispetto alla richiesta di archiviazione. - 4. Obbligo di esercizio dell'azione penale & potere giudiziale di controllo sull'obbligatorietà dell'azione. - 5. Dei confini del potere di intervento del g.i.p. ex art. 409 c.p.p. - 6. La legittimità costituzionale dell'art. 409 comma quinto c.p.p. - 7. Legittimità dell'ordine di iscrizione di un soggetto nel registro delle notizie di reato/abnormità del contestuale ordine di esercizio dell'azione penale. - 8. Imputazione coatta sì, ma solo per fatti e persone previamente iscritti nel registro delle notizie di reato. - 9. Problemi che restano: l'efficacia del controllo.