2 febbraio 2016 |
I reati del sostituto d'imposta dopo la revisione del sistema penale tributario tra scelte d'incriminazione irragionevoli ed eccessi di delega
Abstract. Lo scritto ha ad oggetto le fattispecie incriminatrici proprie del sostituto d'imposta, per come novellate dal d.lgs. 158/2015 di revisione del sistema penale tributario. Il focus è posto sulla legittimità costituzionale delle innovazioni, con speciale riferimento al principio di uguaglianza-ragionevolezza e all'ossequio della riserva di legge in materia penale, pur nel contesto della normazione delegata al Governo dal Parlamento.
SOMMARIO: 1. Ambientamento: i reati del sostituto d'imposta nei diversi paradigmi di politica criminale in materia penale tributaria. - 2. I principi e i criteri direttivi della legge delega per la revisione del sistema penale tributario. - 3. La giurisprudenza costituzionale in materia di eccesso di delega: i limiti imposti al Governo dagli artt. 25 e 76 Cost. - 4. L'omessa dichiarazione del sostituto d'imposta: la scelta d'incriminazione dell'esecutivo nel silenzio della legge delega. - 5. Dall'omesso versamento delle ritenute certificate a quelle dovute sulla base della dichiarazione del sostituto: genesi ed esiti di uno sfortunato intervento legislativo. - 5.1. I dubbi di legittimità costituzionale del novellato art. 10 bis d.lgs. 74/2000 per eccesso di delega. - 6. Alcune - provvisorie - conclusioni in attesa delle indicazioni giurisprudenziali