ISSN 2039-1676


20 febbraio 2017 |

Richiesta di estradizione e giudicato transnazionale: la Cassazione esalta in ne bis in idem in àmbito europeo

Nota a Cass., sez. VI, sent. 15 novembre 2016 (dep. 21 dicembre 2016), n. 54467, Pres. Rotundo, Rel. Fidelbo, Ric. Resneli

Contributo pubblicato nel Fascicolo 2/2017

Il presente contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.

 

Per leggere il testo della sentenza in commento, clicca qui.

 

Abstract. La pronuncia della Corte di cassazione in commento rappresenta un ulteriore e importante tassello nel processo di costante rafforzamento dello spazio giuridico europeo, poiché è qui definitivamente affermata la totale equiparazione del giudicato intervenuto in uno Stato membro dell’Unione europea al giudicato interno. Il principio del ne bis in idem in àmbito europeo è, dunque, indiscutibilmente riconosciuto e, con esso, le complessive garanzie processuali, tra cui l’impossibilità di acconsentire a una richiesta di estradizione per fatti in ordine ai quali è già intervenuta la condanna da parte di un giudice di uno Stato membro.

 

SOMMARIO: 1. I contorni della vicenda. – 2. L’evoluzione normativa. – 3. Punti fermi della giurisprudenza. – 4. Conclusioni.