ISSN 2039-1676


30 giugno 2014 |

Ne bis in idem e 'doppio binario' sanzionatorio: prime riflessioni sugli effetti della sentenza 'Grande Stevens' nell'ordinamento italiano

Il presente contributo è ora pubblicato nel n. 3-4/2014 della nostra Rivista trimestrale. Clicca qui per accedervi.

 

SOMMARIO: 1. Il decisum. - 2. Un nuovo diritto fondamentale. - 3. I principii affermati nella sentenza "Fransson" e il ruolo del giudice nazionale. - 4. Le divergenze interpretative con la giurisprudenza della Corte EDU. - 5. Due precedenti rilevanti della Corte di Giustizia: il caso "Bonda". - 6. Segue: il caso "Spector Photo Group". - 7. L'evoluzione giurisprudenziale della Corte EDU in tema di "doppio binario sanzionatorio". - 8. Un dialogo problematico. - 9. I recenti interventi del legislatore europeo: la direttiva 2014/57/UE ed il regolamento UE n. 596/2014 in tema di abusi di mercato. - 10. Le prime risposte della giurisprudenza nazionale . - 11. Il necessario raccordo con gli obblighi di fonte convenzionale ed eurounitaria. - 12. Le possibili soluzioni interpretative. - 13. Un quadro problematico ancora aperto.

 

Il presente contributo - che può scaricarsi cliccando sotto su 'download documento' - costituisce la relazione dall'A. all'incontro di studio svoltosi il 23 giugno 2014 presso la Suprema Corte di Cassazione su Il principio del ne bis in idem tra giurisprudenza europea e diritto interno (sentenza Corte Edu del 4 marzo 2014, Grande Stevens c/Italia)Sul medesimo tema cfr. anche la relazione, svolta al medesimo convegno, da F. Viganò, Doppio binario sanzionatorio e ne bis idem: verso una diretta applicazione dell'art. 50 della Carta? (a margine della sentenza Grande Stevens della Corte EDU) (clicca qui per scaricarla).