ISSN 2039-1676


06 febbraio 2018 |

Una proposta costituzionalmente orientata per arginare lo strapotere del captatore

Dalla sentenza Scurato alla riforma Orlando

Contributo pubblicato nel Fascicolo 2/2018

Il presente contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.

 

Abstract. Il captatore informatico costituisce uno straordinario strumento investigativo ma anche un meccanismo in grado di incidere in maniera devastante nella vita “intima” dell’individuo “bersaglio”. Da ciò lo sforzo profuso nel tentativo di contemperare le due esigenze in conflitto. Risultato: gli approdi della “riforma Orlando”. Per taluni la auspicata copertura normativa all’impiego di un imprescindibile ed infallibile ausilio alla indagine penale, per altri soltanto l’abbrivio per un complessivo ripensamento in senso maggiormente garantista della materia.

 

SOMMARIO: 1. Cos’è il captatore informatico? – 2. Lo statuto del captatore nel contesto delle intercettazioni ambientali – 3. Le perquisizioni informatiche atipiche. – 4. La sentenza “Scurato”. – 5. Le valutazioni imposte dalla sentenza “Scurato”. – 6. Il trojan e la nozione di “criminalità organizzata”. – 7. Gli approdi della “delega Orlando”. – 8. Il decreto attuativo della “delega Orlando”. – 9. La necessità di una soluzione concreta, a tutela dell’individuo e delle sue prerogative intangibili.