ISSN 2039-1676


9 novembre 2018 |

L'odissea del trojan horse

Tra potenzialità tecniche e lacune normative

Contributo pubblicato nel Fascicolo 11/2018

Il contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.

 

Abstract. Con il d.lgs. 29 dicembre 2017, n. 216 – pubblicato in Gazzetta Ufficiale 11 gennaio 2018, n. 8 – il Governo ha dato seguito alla delega legislativa attribuitagli dall’art. 1, comma 84, l. 23 giugno 2017, n. 103. Il presente contributo intende focalizzare l’attenzione precipuamente sulla neointrodotta disciplina legislativa del captatore informatico, anche alla luce del diritto pretorio che si era creato in precedenza all’emanazione del decreto delegato e cristallizzato nelle Sezioni Unite Scurato.

SOMMARIO: 1. Premessa. – 2. Le potenzialità tecniche del captatore informatico. – 3. Le Sezioni Unite Scurato. – 4. La neo-introdotta disciplina legislativa del captatore informatico: il decreto legislativo 29 dicembre 2017, n. 216. – 4.1 La funzione di intercettazione ambientale. – 4.2. Il dispositivo elettronico portatile. – 4.3. La funzione di audio-captazione. – 4.4. La procedura autorizzativa. – 4.5. Le cause di inutilizzabilità dell’intercettazione captativa-itinerante. – 4.5.1. Il divieto di utilizzazione per “la prova di reati diversi”. – 5. Conclusioni.