1 ottobre 2014 |
Durata massima della custodia cautelare: il principio del favor libertatis non è derogabile dall'interprete
Nota a Cass., Sez. Un., 29 maggio 2014 (dep. 7 luglio 2014), n. 29556, Pres. Santacroce, Rel. Brusco, pm in proc. Gallo
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Per scaricare, invece, l'ordinanza di rimessione alle Sezioni Unite, pubblicata su questa Rivista lo scorso 15 maggio con una breve scheda anch'essa a firma di M. Malerba, clicca qui.
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SOMMARIO: 1. Premessa - 2. La centralità dei termini della custodia cautelare in carcere. - 3. Alcune disarmonie nel congegno di cui all'art. 303, comma 1, lett. b), n. 3-bis c.p.p. - 4. Il termine "finale di fase", tra l'interpretazione dell'art. 303, comma 2 c.p.p. ... - 5. ... e dell'art. 303, comma 1, lett. b), n. 3-bis c.p.p. - 6. Critica. - 7. La motivazione fornita dalle Sezioni unite. - 8. L'esigenza di un'interpretazione prevedibile e conforme a Costituzione. - 9. Possibili rilievi critici - 10. Conclusioni.