ISSN 2039-1676


04 febbraio 2015 |

Un dialogo immaginario con la giurisprudenza tedesca sui confini del dolo

In tema di omicidio e "soglia d'inibizione"

Il contributo è pubblicato nel n. 4/2015 della nostra Rivista trimestrale. Clicca qui per accedervi.

 

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Abstract. L'orientamento prevalente della giurisprudenza del Bundesgerichtshof tende a restringere i confini del dolo. In situazioni d'incertezza sull'effettivo accertamento della componente volitiva, il Bundesgerichtshof finisce spesso per negare la sussistenza del dolo (in dubio pro culpa), dando rilevo alla spontaneità, all'avventatezza, all'impeto o allo stato di alterazione emotiva del reo (c.d. teoria della soglia di inibizione - Hemmschwellentheorie). Alla luce della recente sentenza delle Sezioni unite sul caso Thyssen, la teoria della soglia d'inibizione sembra aver trovato accoglimento anche nell'ordinamento italiano.

 

SOMMARIO: 1. L'accertamento del dolo d'omicidio nella giurisprudenza del Bundesgerichtshof. - 2. La teoria della soglia d'inibizione. - 3. Le coordinate teoriche. - 4. Gli indicatori del dolo. - 5. Il confronto con la giurisprudenza italiana. - 6. La teoria della soglia d'inibizione è stata accolta anche dalle Sezioni unite?