7 ottobre 2013 |
Thyssenkrupp: verso la resa dei conti tra due opposte concezioni di dolo eventuale?
Nota a Corte d'Assise d'appello di Torino, 28 febbraio 2013 (dep. 28 maggio 2013)
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Su questa sentenza, cfr. anche le osservazioni 'a caldo' di R. Bartoli, Ancora sulla problematica distinzione tra dolo eventuale e colpa cosciente nel caso Thyssenkrupp, in questa Rivista, 17 giugno 2013 (clicca qui) e D. Piva, "Tesi" e "antitesi" sul dolo eventuale nel caso Thyssenkrupp, in Dir. pen. cont. - Riv. trim., 2/2013, p. 203 ss. (clicca qui).
Per una riflessione di carattere più generale, che prende però spunto proprio dalla sentenza di primo grado nel caso Thyssenkrupp, cfr. G. Fiandaca, Sul dolo eventuale nella giurisprudenza più recente, tra approccio oggettivizzante-probatorio e messaggio generalpreventivo, in Dir. pen. cont. - Riv. trim., n. 1/2012, p. 152 ss. (clicca qui), nonché - in generale sui criteri di distinzione tra dolo eventuale e colpa cosciente - S. Canestrari, La distinzione tra dolo eventuale e colpa cosciente nei contesti di base a rischio di base "consentito", in questa Rivista, 6 febbraio 2013 (clicca qui).
Per un ampio e recente studio sulla distinzione tra dolo eventuale e colpa cosciente nella giurisprudenza degi ultimi due decenni, cfr. A. Aimi, Dolo eventuale e colpa cosciente al banco di prova della casistica, in questa Rivista, 17 giugno 2013 (clicca qui).
Si vedano infine, sul tema, i numerosi ulteriori documenti elencati nella colonna di destra a fianco.
SOMMARIO: 1. Il riconoscimento della esclusiva responsabilità degli imputati quanto all'incendio e alle morti derivatene. - 2. L'intollerabile incertezza del diritto. - 3. La sentenza di legittimità presa a riferimento dalle Corti torinesi. - 4. L'accettazione del rischio. - 5. La prima formula di Frank. - 6. Il criterio c.d. "economicistico" o del bilanciamento. - 7. Il giudizio della Corte di primo grado. - 8. Il giudizio nella sentenza di appello. - 9. Conclusioni.