ISSN 2039-1676


30 gennaio 2017 |

Il dolo (eventuale) tra psicologia scientifica e psicologia del senso comune

Il saggio è destinato agli Scritti in onore del Professor Mauro Ronco. Ringraziamo i curatori del volume per averne consentito la pubblicazione anche sulla nostra Rivista.

 

Abstract. Secondo la scienza, gli spazi della volontà cosciente sono molto più ridotti di quanto generalmente si crede. Nel saggio sono conseguentemente illustrate le conseguenze problematiche di un approccio al dolo fondato sulla (reale) ricerca della volontà, sotto il duplice profilo della forte riduzione dell’area del dolo (e della colpa) e del pericolo che le necessarie indagini personologiche travolgano gli argini garantistici del diritto penale del fatto.

 

SOMMARIO: 1. Premessa. La tesi del dolo come volontà. – 2. La tesi del dolo eventuale come volontà. – 3. L’equivalenza funzionale delle diverse formule sul dolo eventuale. – 4. Retrospettiva di vecchi problemi pratici e anticipazione di nuovi dubbi teorici. – 5. Motivazioni ed agenti razionali nel diritto penale. Esistono anche nella realtà? – 6. Primo assunto: l’homo juridicus è razionale. Confutazione. 7. Secondo assunto: l’homo juridicus agisce (sempre) con coscienza. Confutazione. – 8. Precisazioni interlocutorie su (cose piccole come) libertà e coscienza. – 9. Psicologia scientifica e forme di dolo. – 10. Breve interludio sulla prova del dolo (quando c’è). – 11. Chiosa volante su psicologia scientifica e colpa. – 12. Alla fine, le cose serie: se volontà cosciente e motivazioni (quasi) non esistono, siamo sicuri che la concezione psicologizzante del dolo si sottrarrebbe alle indagini personologiche? – 13. Riassunto e conclusioni: è meglio cominciare a discuterne.