5 marzo 2015 |
Molestie via facebook: tra divieto di analogia ed esigenze di adeguamento alle nuove tecnologie
Nota a Cass. pen., Sez. I, 11 luglio 2014 (dep. 12 settembre 2014), n. 37596, Pres. Chieffi, Rel. Di Tomassi.
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SOMMARIO: 1. Un'occasione per riflettere sulla rilevanza dei social network come mezzo e 'luogo' di commissione del reato (con il limite del divieto di analogia). - 2. L'inquadramento della questione oggetto della sentenza della Cassazione: la molestia via Facebook è realizzata "col mezzo del telefono", ovvero "in luogo pubblico o aperto al pubblico"? - 3. La fattispecie concreta giudicata dalla S.C. - 4. Facebook e la molestia posta in essere con "il mezzo del telefono". - 5. Facebook come "agorà virtuale" rilevante come "luogo pubblico o aperto al pubblico"? - 6. Considerazioni conclusive: sull'opportunità di una riforma dell'art. 660 c.p.