ISSN 2039-1676


21 dicembre 2015 |

Ordine europeo di indagine e poteri sanzionatori del giudice

Abstract. Finalizzata ad introdurre un nuovo strumento omnicomprensivo, volto all'acquisizione e circolazione di materiale probatorio in ambito europeo, la Direttiva 2014/41/UE sull'Ordine investigativo europeo sconta la mancanza di espresse previsioni normative che disciplinino l'ammissibilità e l'utilizzabilità della prova ultra fines formata. A fronte di tale lacuna, la scelta dei criteri sanzionatori risulta, di fatto, affidata all'opera interpretativa dei giudici nazionali che vengono, così, investiti di un'inedita funzione di supplenza nell'ottica di tutela dei diritti e delle garanzie. Dietro le nuove opzioni sanzionatorie si celano, tuttavia, insidie che non possono essere sottovalutate. Da un lato, infatti, vi è il pericolo di accentuare la componente creativa dell'attività di interpretazione. Dall'altro lato, si prospetta il pericolo che, nella delicata opera di bilanciamento tra valori ed esigenze contrapposte, possano prevalere letture "funzionali" dei diritti individuali.

SOMMARIO: 1. Mutuo riconoscimento, armonizzazione e reciproca ammissibilità della prova. - 2. Ordine europeo di indagine e tutela dei diritti nello "Spazio di libertà, sicurezza e giustizia". - 3. Ammissibilità della prova allogena e controlli giurisdizionali. - 4. L'inutilizzabilità della nuova prova europea.