ISSN 2039-1676


22 settembre 2015 |

Procedimento penale, diritto di difesa e garanzie partecipative nel diritto dell'Unione europea

Il contributo è pubblicato nel n. 4/2015 della nostra Rivista trimestrale. Clicca qui per accedervi.

 

Abstract. Gli ultimi due decenni hanno visto rafforzarsi nello scenario multiculturale europeo una concezione fortemente partecipativa di giustizia penale che, dovuta specie all'opera della giurisprudenza di Strasburgo, sta progressivamente diffondendosi in diversi settori del diritto processuale penale negli ordinamenti nazionali. All'interno del quadrante dell'Unione europea, superata la prima fase di normazione all'interno del III Pilastro, l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona ha posto le basi per l'avvio di un impegno delle istituzioni dell'Unione vòlto al consolidamento di standard minimi di tutela del diritto di difesa in relazione non solo alle procedure di cooperazione ma anche ai procedimenti nazionali. Sebbene ciò abbia dato avvio a una nuova stagione d'intensa attività normativa, il carattere abbastanza frammentario delle riforme varate fa sì che la voce e la partecipazione di privati all'amministrazione della giustizia penale sia ancora debole. Il presente scritto analizza il cammino percorso dall'Unione europea negli ultimi due decenni verso il rafforzamento di difesa nell'ambito di procedure sia nazionali che transfrontaliere, verificando inoltre se e in che misura l'armonizzazione operata dall'Unione soddisfi i livelli di tutela richiesti dalla giurisprudenza di Strasburgo e stabiliti nei sistemi costituzionali nazionali. 

 

SOMMARIO: 1. Considerazioni introduttive. Il cammino dell'Unione europea verso il rafforzamento delle garanzie partecipative della persona nel processo penale. - 2. Accertamento penale e diritto a partecipare personalmente al procedimento penale. - 2.1. Assenza dell'accusato e procedure penali. - 2.1.1. Assenza dell'accusato nel procedimento penale e mandato d'arresto europeo. - 2.1.2. Il diritto dell'accusato a partecipare al processo penale. - 2.2. Il diritto della vittima a partecipare al procedimento penale. - 3. Diritto al contraddittorio e garanzie difensive. - 3.1. Contraddittorio e diritto alla comprensione linguistica delle attività processuali. - 3.1.1. Il diritto dell'accusato alla comprensione linguistica. - 3.1.2. Il diritto della vittima alla comprensione linguistica. - 3.2. Contraddittorio e diritto all'informazione nel procedimento penale. - 3.2.1. Diritto dell'imputato all'informazione processuale. - 3.2.1.1. Diritto all'informazione sull'accusa. - 3.2.1.2. Diritto alla conoscenza degli atti processuali. - 3.2.2. Diritto della vittima all'informazione processuale. - 3.3. Fairness processuale e diritto a essere ascoltati nel procedimento penale. - 3.3.1. Premessa. - 3.3.2. La voce dell'imputato. - 3.3.3. La voce della vittima. - 4. Contraddittorio e libertà personale. - 4.1. Garanzie partecipative nelle procedure di consegna tramite il mandato d'arresto europeo. - 4.1.1. La disciplina UE del 2002. - 4.1.2. Il rafforzamento delle garanzie informative e partecipative della persona richiesta nella recente legislazione dell'Unione. - 4.2. Garanzie partecipative e supervisione di misure restrittive del diritto di libertà in altri Stati Membri. - 5. Contraddittorio e prova penale. Il diritto di difesa nell'assunzione della prova penale in altri Stati Membri. - 5.1. Premessa. -5.2. Garanzie partecipative e prova penale nella Convenzione di Bruxelles. - 5.3. Contraddittorio e prova transnazionale. - 6. EU law, Convenzione europea dei diritti dell'uomo, diritto nazionale. - 6.1. Premessa. - 6.2. EU law a confronto con la Convenzione europea. - 6.3. EU law a confronto col diritto nazionale. - 6.4. Decostruzione degli ordini giuridici e definizione di nuovi modelli di tutela integrata dei diritti della persona. - 7. Conclusioni.