ISSN 2039-1676


23 luglio 2016

La sentenza delle Sezioni unite sull'aumento minimo della pena da applicarsi, per il reato continuato, nei confronti dei recidivi

Cass., Sez. Un., sent. 23 giugno 2016 (dep. 21 luglio 2016), Pres. Canzio, Rel. Ramacci, Ric. P.G. c. Filosofi

Mettiamo immediatamente a disposizione dei lettori, con riserva di pubblicare note di approfondimento, la sentenza delle Sezioni Unite, depositata il 21 luglio scorso, in materia di cumulo giuridico delle pene nei riguardi dei recidivi. Come già si era appreso grazie all'informazione provvisoria  diffusa all'epoca della decisione (si veda il link nella parte destra dello schermo), la Corte ha stabilito che la recidiva, a fini di applicazione del meccanismo di rigore introdotto col testo novellato del quarto comma dell'art. 81 c.p., rileva anche quando dichiarata equivalente a circostanze di segno opposto.

In particolare, la sentenza così enuncia testualmente il principio di diritto affermato dalle Sezioni unite: "Il limite di aumento di pena non inferiore a un terzo della pena stabilita per il reato più grave, di cui all'art. 81, quarto comma, cod. pen. nei confronti di soggetti ai quali sia stata applicata la recidiva prevista dall'art. 99, quarto comma, stesso codice, opera anche quando il giudice consideri la recidiva stessa equivalente alle riconosciute attenuanti".