ISSN 2039-1676


26 febbraio 2018

Le Sezioni Unite sul computo della pena nel caso di continuazione tra reati accertati mediante procedimenti con riti diversi (nella specie, ordinario e abbreviato)

Cass., Sez. Un., p.u. 22 febbraio 2018, Pres. Di Tomassi, Rel. Rocchi, ric. Cesarano (informazione provvisoria)

Il servizio novità della Corte Suprema di cassazione comunica che, in esito alla pubblica udienza del 22 febbraio 2018, le Sezioni unite hanno affrontato la seguente questione:

«Se l’applicazione della continuazione tra reati giudicati con rito ordinario ed altri giudicati con rito abbreviato comporti che soltanto a questi ultimi debba essere applicata la riduzione di un terzo della pena a norma dell’art. 442, comma 2, cod. proc. pen.».

Secondo l'informazione provvisoria diffusa dalla Suprema Corte, al quesito si è data risposta affermativa.

La deliberazione è stata assunta sulle conclusioni conformi del Procuratore generale presso la Corte di cassazione.

La nostra Rivista ha già pubblicato la ordinanza che aveva rimesso la questione alle Sezioni unite (Sez. V, 7 dicembre 2017 – 13 dicembre 2017, n. 55745, Pres. Vessichelli, Rel. Borrelli), con un commento di G. Cappelletti e C. Buffon, Il rito abbreviato in continuazione esterna.

Pubblicheremo la motivazione della sentenza delle Sezioni unite immediatamente dopo il relativo deposito. (G.L.)