16 luglio 2018 |
Attività di rating e delitto di manipolazione del mercato
Qualche riflessione sul caso "Standard & Poor's" (Trib. Trani, sent. 30 marzo 2017 (dep. 26 settembre 2017), n. 837, Pres ed est. Pavese)
In vista della pubblicazione sulla nostra Rivista Trimestrale, il presente contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di due revisori esperti.
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Abstract. La sentenza con la quale Tribunale di Trani si pronuncia sulla responsabilità penale di analisti e manager dell’agenzia Standard & Poor’s per il reato di manipolazione del mercato risulta di particolare interesse, trattandosi della prima volta che l’art. 185 T.U.F. viene contestato in relazione ad un’attività di rating. Tema che si mostra delicato e complesso, in ragione soprattutto della natura eminentemente valutativa del rating e della difficoltà di verificare, sul piano probatorio, la concreta idoneità di un rating incongruo ad alterare le scelte di investimento e, conseguentemente, il prezzo dei titoli valutati.
SOMMARIO: 1. Breve ricostruzione della vicenda. – 2. La diffusione di notizie false. – 3. La rilevanza penale dell’“artificio informativo”. – 4. Profili di responsabilità delle agenzie di rating. Considerazioni conclusive.