ISSN 2039-1676


4 luglio 2011 |

Rassegna ragionata delle pronunce del triennio 2008-2010 della Corte europea dei diritti dell'uomo

Iniziamo la pubblicazione di una rassegna delle sentenze e delle decisioni delle Corte di Strasburgo che interferiscono con il diritto penale sostanziale, ordinata per articolo della Convenzione EDU

 
“Diritto penale contemporaneo” inizia oggi la pubblicazione di una rassegna ragionata delle pronunce del triennio 2008-2010 della Corte europea dei diritti dell’uomo, ordinata per articolo.
 
Il lavoro si è avvalso dell’attività di monitoraggio delle pronunce della Corte EDU in materia di diritto penale sostanziale che un gruppo di giovani studiosi del Dipartimento C. Beccaria dell’Università degli Studi di Milano ha eseguito, negli ultimi tre anni, per la redazione della Rassegna di giustizia sovranazionale curata, per la Rivista italiana di diritto e procedura penale, dai professori Giulio Ubertis e Francesco Viganò (che, come è noto, raccoglie le più importanti sentenze e decisioni della Corte EDU, della Corte di Giustizia dell’UE e della Corte penale internazionale, anche sul fronte del diritto processuale penale). Dal luglio 2010, poi, un monitoraggio mensile delle pronunce aventi rilievo per il diritto penale sostanziale è approdato sulla nostra Rivista, ed è consultabile nella sezione Osservatorio sovranazionale/Diritto CEDU. Anche di tale monitoraggio ci si è avvalsi nella redazione della rassegna che presentiamo.
 
L’idea del presente lavoro è quella di organizzare un vastissimo materiale secondo un impianto sistematico, evidenziando altresì le tappe dell’evoluzione giurisprudenziale e le linee di tendenza, sulla falsariga di quanto fatto in precedenza per la materia processuale penale dal prof. Giulio Ubertis in Principi di procedura penale europea e, per il diritto penale sostanziale, da Emanuele Nicosia in Convenzione europea dei diritti dell’uomo e diritto penale e da Andreana Esposito in Il diritto penale flessibile. Si è cercato, inoltre, di mettere in luce – utilizzando un carattere più piccolo, di modo che risultino evidenti per il lettore – le ricadute della giurisprudenza di Strasburgo sull’ordinamento penale nazionale. 
 
Si tratta di un lavoro “a più mani”, supervisionato dal prof. Francesco Viganò, che è il frutto di un intenso scambio di opinioni tra gli autori. Esso si articola in diversi contributi, che verranno pubblicati separatamente nel corso dei prossimi mesi.
Infine, le Rassegne in tema di art. 1 Prot. 1 (protezione della proprietà) e di art. 3 Prot. 1 (diritto a libere elezioni) sono, rispettivamente, di Giorgio Abbadessa e Francesco Mazzacuva e di Lodovica Beduschi e Angela Colella.
 
L’intento, certamente ambizioso, è quello di fornire un agevole strumento di consultazione che possa essere utile non solo agli studiosi, ma anche agli operatori del diritto, che sempre più spesso sono chiamati a confrontarsi con il diritto di Strasburgo, anche nella materia penale.