ISSN 2039-1676


12 ottobre 2012

Incidente mortale causato da soggetto in stato di intossicazione da sostanze stupefacenti: il conducente e il proprietario del veicolo condannati a undici anni di reclusione con rito abbreviato per omicidio e lesioni colpose

GUP Trib. Torino. (sent.), ud. 12 luglio 2012 (dep. 9 ottobre 2012), Giud. La Rosa,

COOPERAZIONE COLPOSA - OMICIDIO COLPOSO - Circolazione stradale - Fattispecie

Risponde a titolo di cooperazione colposa in omicidio colposo il proprietario di autovettura che, presente all'interno della stessa, ne affidi la guida ad un soggetto in stato di alterazione psico-fisica dovuta ad assunzione di sostanze stupefacenti (eroina), pur essendo del tutto consapevole di tale condizione, in virtù di una comune determinazione di mettersi in viaggio per procurarsi la sostanza stupefacente, qualora il guidatore cagioni un incidente stradale con esito letale. (Massima a cura di Susanna Arcieri)

Riferimenti normativi: c.p. art. 113
  c.p. art. 589

 

NOTA REDAZIONALE: La sentenza qui pubblicata in allegato ha avuto ampio risalto presso i quotidiani nei giorni scorsi (clicca qui per accedere all'articolo relativo in corriere.it). Il GUP presso il Tribunale di Torino, ad esito del giudizio abbreviato, ha condannato alla pena di 11 anni di reclusione per omicidio e lesioni colpose due giovani tossicodipendenti che, in stato di alterazione dovuta all'assunzione da eroina, avevano investito con l'automobile un'intera famiglia mentre attraversava le strisce pedonali, procurando lesioni alla madre, lesioni gravissime al padre e cagionando la morte del loro bimbo di sette anni. Il giudice ha qui affermato la penale responsabilità non solo del soggetto che era alla guida del mezzo, ma anche quella del passeggero che, proprietario del veicolo, l'aveva affidato al guidatore essendo consapevole del suo stato di alterazione (i due imputati, infatti, di comune accordo si stavano recando in città ad acquistare la sostanza stupefacente).

Degna di nota è, in questa sentenza, la particolare severità delle pene applicate per un fatto di omicidio e lesioni personali colpose, anche in considerazione della riduzione obbligatoria per il rito. Ciò a dimostrazione del fatto che l'attuale formulazione dell'art. 589 c.p. consente al giudice di infliggere pene, in casi di gravi incidenti stradali cagionati da soggetti in stato di alterazione da sostanze alcooliche o stupefacenti, paragonabili a quelle cui si potrebbe pervenire mediante la qualificazione di fatti di questo genere ai sensi delle corrispondenti fattispecie dolose, secondo una tendenza che si sta affermando nella giurisprudenza più recente, ma che rischia di dilatare indebitamente la già tormentata categoria del dolo eventuale.