21 maggio 2014 |
"Superprocura" e coordinamento delle indagini in materia di criminalità organizzata tra presente, passato e futuro
Il presente contributo è ora pubblicato nel n. 2/2014 della nostra Rivista trimestrale. Clicca qui per accedervi.
Ricordiamo che, in vista della pubblicazione su Diritto penale contemporaneo - Rivista trimestrale, il presente contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di due revisori esperti.
Abstract. Ad oltre un ventennio dall'istituzione della Direzione nazionale antimafia e delle Direzioni distrettuali antimafia è possibile tracciare un bilancio che tenga conto delle ricadute positive della disciplina e delle persistenti criticità del modello di contrasto alla criminalità organizzata fatto proprio dal codice di rito, anche in relazione ai suoi rapporti con gli organismi sovranazionali previsti in ambito europeo, cercando al contempo di prefigurare i futuri assetti in materia.
SOMMARIO: 1. La nascita della Procura nazionale antimafia. - 2. Modelli di contrasto al crimine organizzato e struttura ordinamentale del pubblico ministero. - 3. Vent'anni di "Superprocura": un bilancio sostanzialmente positivo. - 4. La tenuta complessiva del modello di coordinamento investigativo. - 5. La rinnovata percezione dei fenomeni di criminalità organizzata frutto di un sapere investigativo comune. - 6. La progressiva discrasia tra l'ambito oggettivo di operatività della Direzione nazionale antimafia e quello delle Direzioni distrettuali antimafia. - 7. I rapporti con gli organismi sovranazionali: da Eurojust all'European Public Prosecutor Office. - 8. Verso l'affermazione di modelli gerarchici di contrasto alla criminalità organizzata. - 9. Le persistenti criticità del modello nazionale di coordinamento investigativo. - 10. Strumenti di contrasto alla criminalità organizzata e garanzie difensive.