16 febbraio 2016 |
Superamento degli OPG: a che punto siamo?
La Relazione al parlamento sullo stato di attuazione dei programmi regionali
Per leggere la relazione in commento clicca qui.
1. Pubblichiamo la Relazione sul processo di superamento degli OPG, con cui, in data 22 gennaio 2016, i Ministri della Salute e della Giustizia hanno illustrato al Parlamento la situazione relativa allo stato del percorso di realizzazione delle REMS e di progressiva chiusura degli OPG. Ricordiamo che erano già state presentate altre relazioni al Parlamento, di cui una - in data 30 settembre 2014 - era stata pubblicata in questa Rivista (clicca qui per accedervi): da questi documenti era emerso un significativo ritardo nell'attuazione dei programmi. Dalla Relazione qui allegata, lo anticipiamo, si apprende che il processo di superamento degli OPG non è ancora stato portato a compimento.
Come è noto, gli ospedali psichiatrici giudiziari avrebbero dovuto essere definitivamente chiusi il 31 marzo 2015, dopo il susseguirsi di due proroghe del termine originariamente stabilito dal d.l. 22 novembre 2011, n. 211 (conv. con l. 17 febbraio 2012, n. 9). L'esecuzione delle misure di sicurezza dell'assegnazione ad una casa di cura e di custodia e del ricovero in un ospedale psichiatrico giudiziario avrebbero dovuto, a partire da quella data, essere eseguite in nuove strutture di tipo sanitario denominate REMS (residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza), gestite dalle regioni.
Per il superamento degli OPG, le regioni dovevano presentare dei programmi contenenti indicazioni relative alla realizzazione delle residenze, alla predisposizione dei percorsi terapeutico-riabilitativi e alla definizione delle modalità delle tempistiche per la dimissione dei pazienti ancora presenti negli OPG. I programmi dovevano inoltre recare indicazione delle misure finalizzate a favorire l'applicazione di misure alternative rispetto al ricovero nelle REMS.
2. Nella relazione che può leggersi in allegato, contenente un resoconto dello stato di attuazione dei programmi in ciascuna regione alla data del 15 dicembre 2015, vengono indicati gli interventi finora effettuati, ma anche alcune criticità che attualmente impediscono il completamento del processo di superamento degli OPG e la completa realizzazione di quanto previsto dalla l. n. 84/2014 (ultima legge di modifica dell'art. 3-ter d.l. n. 211/2011) in relazione ai percorsi terapeutici individuali.
In primo luogo, risulta essere avviato, in attuazione dell'Accordo in conferenza unificata del 26 febbraio 2015[1], a cura dell'Amministrazione penitenziaria, il programma di trasferimento nelle nuove strutture che gradualmente sono state ultimate dei 689 internati che alla data del 31 marzo 2015 si trovavano ancora negli OPG. Tuttavia, in ragione del ritardo di alcune regioni nella realizzazione delle REMS e dell'insufficiente capacità delle residenze ultimate di accogliere tutti gli internati residenti nel territorio nazionale, non è stato possibile portare a compimento il trasferimento: infatti, alla data del 15 dicembre 2015, risultavano ancora 164 persone presenti negli OPG (19 nell'OPG di Reggio Emilia, 48 nell'OPG di Montelupo Fiorentino, 41 nell'OPG di Aversa, 16 nell'OPG di Napoli-Secondigliano[2] e 40 in quello di Barcellona Pozzo di Gotto).
Per alcune regioni inadempienti si profila la possibilità del commissariamento, mediante la nomina di un Commissario governativo che si sostituisca alle amministrazioni regionali per assicurare che venga portato a termine il processo di superamento degli OPG. In questo modo si potrà assicurare il trasferimento delle persone ancora presenti negli OPG, mediante la presa in carico da parete delle regioni inadempienti dei pazienti di propria competenza e la realizzazione di progetti di cura e riabilitazione individuale da svolgersi privilegiando modalità alternative rispetto al ricovero nelle REMS.
Dalla Relazione emerge poi che non solo non è stato possibile trasferire tutte le persone internate negli OPG alla data fissata per la loro chiusura, ma sono state riscontrare difficoltà anche in relazione ai nuovi soggetti raggiunti da provvedimenti di applicazione di misure di sicurezza detentive, sempre a causa del ridotto numero di REMS ultimate e della conseguente insufficiente disponibilità di posti letto. In questa situazione si è dovuto ricorrere a ricoveri di pazienti in REMS situate in altre regioni (diverse da quelle competenti in base al principio di territorialità), con conseguente sovraccarico di queste ultime, che hanno avuto poi difficoltà ad accogliere i pazienti del territorio di propria competenza. Nell'assenza di disponibilità di posti letto nelle REMS attivate, sono state, inoltre, adottate soluzioni temporanee alternative, come ricoveri in reparti ospedalieri o SPDC (Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura), che consentissero di assicurare un adeguato contemperamento delle esigenze di assistenza al paziente e di sicurezza. Dalla Relazione si apprende che vi sono, alla data del 15 dicembre, 98 persone in stato di libertà che non hanno fatto ingresso nelle REMS.
Nella Relazione si segnala, inoltre, che questa situazione di ritardo nell'attuazione del superamento degli OPG ha dato luogo a numerosi reclami ex art. 35 O.P. con cui i pazienti ancora ricoverati negli OPG hanno prospettato un grave pregiudizio dei loro diritti derivante dal perdurare dell'internamento in istituti che in base alla legge dovrebbero essere chiusi. Dalla Relazione si apprende che tali reclami sono stati accolti da alcuni Tribunali di Sorveglianza, che hanno dichiarato la sussistenza del diritto dei reclamanti ad essere trasferiti presso le nuove strutture sanitarie regionali.
La parziale attuazione del processo di superamento degli OPG ha comunque portato al trasferimento di 455 pazienti nelle REMS. In allegato è possibile consultare anche un quadro dettagliato relativo allo stato di attuazione di programmi regionali e alle persone presenti nelle REMS finora realizzate, suddivisi per regione di provenienza.
Per meglio comprendere i dati relativi alla realizzazione delle residenze sostitutive, è opportuno ricordare che le REMS della regione Lombardia rappresentano il risultato della trasformazione dell'OPG di Castiglione delle Stiviere, come avevamo avuto modo di evidenziare, in questa Rivista (clicca qui per accedervi), nella segnalazione del programma di utilizzo delle risorse assegnate a Regione Lombardia per la realizzazione delle residenze sostitutive degli ospedali psichiatrici giudiziari. Per quanto riguarda l'OPG lombardo non si è verificato, quindi, un vero e proprio trasferimento dei pazienti in nuove REMS, ma è stata realizzata una riqualificazione della struttura esistente per renderla conforme agli standard fissati dal d.m. 1° ottobre 2012, contenente i requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi delle REMS.
3. Dalla Relazione emerge quindi che, al momento, il processo di superamento degli OPG si trova ancora in una fase transitoria in cui la maggior parte degli OPG è ancora aperta e non sono ancora state realizzate tutte le REMS regionali. La relazione segnala, infine, che per la gestione di questa fase transitoria era stato attivato[3], nell'ambito dell'istituzione degli Stati generali dell'esecuzione penale, il Tavolo 11 dedicato alle misure di sicurezza[4].
[1] Cfr. art. 1 dell'Accordo, disponibile sul sito internet www.stopopg.org, cliccando qui.
[2] L'OPG di Napoli risulta, però, successivamente chiuso, come può apprendersi dalla notizia diffusa dall'ANSA in data 21 dicembre 2015 (clicca qui per accedervi).
[3] I lavori degli Stati generali dell'esecuzione penale sono ora conclusi.
[4] La pagina del sito del Ministero della Giustizia dedicata ai lavori del Tavolo 11 - misure di sicurezza è consultabile cliccando qui.