25 giugno 2018 |
L'urgenza della riforma penitenziaria: un malinconico anacronismo nell'era della riscoperta centralità del carcere
Il contributo riproduce, con l’aggiunta di essenziali riferimenti bibliografici, l’intervento dell’Autore in sede di partecipazione alla tavola rotonda «Il sistema penitenziario: attualità e prospettive di cambiamento», nell’ambito del Convegno «L’evoluzione del sistema penitenziario alla luce delle Carte fondamentali dei diritti», organizzato dalla Scuola Superiore della Magistratura (Roma, 11-13 giugno 2018).
Abstract. Lo scritto, dopo essersi criticamente soffermato sulle ragioni e sulle modalità che sono state alla base dell’accantonamento di un’ampia riforma dell’ordinamento penitenziario ormai prossima al traguardo, traccia una sintesi delle più significative innovazioni contenute nel documento elaborato dalla Commissione Giostra, sottolineando la loro urgenza. Nella parte finale si affronta l’interrogativo concernente il “se” e il “come” possano trovare concreta attuazione talune direttive del legislatore delegante nonché talune indicazioni contenute nello schema di decreto legislativo il cui percorso è stato frettolosamente interrotto.
SOMMARIO: 1. Uno sconcertante epilogo: gli strumentali richiami alla «certezza della pena» e la conseguente interruzione del “conto alla rovescia” per il varo della riforma penitenziaria. – 2. L’urgenza delle modifiche introdotte dalla Commissione Giostra: a) quelle relative al regime intramurario. – 3. (segue): b) quelle inerenti alla configurazione delle misure alternative. – 4. Gli stretti sentieri per valorizzare nel breve periodo taluni contenuti della delega e del documento elaborato dalla Commissione ministeriale.