Il contributo costituisce il testo, integrato con gli essenziali riferimenti bibliografici, dell'intervento al Convegno “Manifesto del diritto penale liberale e del giusto processo”, Università degli studi di Milano, 10-11 maggio 2019.
Abstract. Le opzioni di politica sanzionatoria penale illustrate nel c.d. Contratto del Governo del cambiamento stanno trovando puntuale attuazione da parte del legislatore. Lo attestano, in particolare, la riforma penitenziaria Conte-Bonafede, la c.d. legge spazzacorrotti e la riforma del giudizio abbreviato che ha escluso l’applicabilità del rito speciale ai delitti puniti con l’ergastolo: interventi coerenti con il Contratto, ma largamente contrastanti con la Costituzione. Di qui le critiche che a queste riforme vengono sia dalla classe accademica, sia dall’avvocatura, unanimi a difesa di una serie di principi di civiltà giuridica, ora scolpiti anche nel Manifesto elaborato dall’Unione delle Camere Penali Italiane.
SOMMARIO: 1. «Sicurezza» e «certezza della pena» secondo il ‘Contratto del Governo del cambiamento’. – 2. La puntuale attuazione del Contratto ad opera del legislatore: gli inasprimenti sanzionatori introdotti con la riforma della legittima difesa domiciliare. – 3. La riforma penitenziaria Conte-Bonafede. – 4. La c.d. legge spazzacorrotti. – 5. Riforma del rito abbreviato e ergastolo. – 6. Professori e avvocati di fronte all’odierna politica sanzionatoria penale. – 7. Il ‘Manifesto del diritto penale liberale e del giusto processo’.