13 marzo 2012 |
Fisionomia e ruolo dell'agente-modello ai fini dell'accertamento processuale della colpa generica
Il presente contributo è tratto dagli Scritti in onore di Mario Pisani, vol. III a cura di G. Bellantoni e D. Vigoni, La Tribuna, 2011, pp. 209 ss. Ringraziamo i curatori per il gentile assenso alla pubblicazione anche sulla nostra Rivista.
SOMMARIO: 1. Premessa: la necessità dell'accertamento processuale della colpa. - 2. L''essenza' della colpa: la violazione di una regola cautelare. - 3. Regola cautelare (non scritta) vs. prevedibilità ed evitabilità dell'evento. - 4. I 'nodi' da sciogliere per accertare la colpa generica in sede processuale. - 5. Questione di 'punti di vista'. - 5.1. Alla ricerca del punto di vista dal quale valutare la prevedibilità e l'evitabilità dell'evento. - 5.2. Il procedimento di costruzione dell'agente-modello a partire da talune note distintive desunte dalla persona dell'agente concreto. - 5.2.1. In particolare: la controversa rilevanza dei deficit intellettuali, culturali e di esperienza dell'agente concreto. - 5.2.2. In particolare: le superiori conoscenze ed abilità dell'agente concreto. - 5.2.3. Un'ultima precisazione in merito al procedimento di costruzione dell'agente-modello. - 6. Conclusione.