ISSN 2039-1676


20 febbraio 2017 |

Il d.d.l. Gelli – Bianco: verso un’ennesima occasione persa di adeguamento della responsabilità penale del medico ai principi costituzionali?

Contributo pubblicato nel Fascicolo 2/2017

Il presente contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.

 

Abstract. Il D.d.l. Gelli – Bianco, in fase di definitiva approvazione alla Camera, si pone l’obiettivo di riformare nuovamente la materia della responsabilità sanitaria con alcune rilevanti novità, in particolare, per quel che concerne la materia penale, l’eliminazione definitiva di qualsiasi riferimento alla colpa grave. Nel contributo vengono pertanto illustrate le molteplici criticità dell’articolato normativo e proposte alcune soluzioni, finalizzate a rendere la materia della responsabilità penale del medico conforme ai principi costituzionali.

 

SOMMARIO: 1. Il D.d.l. Gelli – Bianco e le norme rilevanti in ambito penale. – 2. Una prima critica: la continua indifferenza del legislatore ai gravi problemi della classe medica. – 3. Una seconda critica: il contrasto della normativa in materia di responsabilità penale del medico con i principi di proporzione e ultima ratio dell’intervento penale. – 4. Una terza critica: la permanente violazione del diritto alla salute, del principio di libertà terapeutica e del diritto all’autodeterminazione del paziente. – 5. Una quarta critica: il congedo dal criterio del grado della colpa e l’introduzione di un generale dovere di adesione alle linee guida. – 5.1. Una possibile definizione di colpa grave. – 6. Una quinta critica: la mancata soluzione dei problemi legati all’individuazione delle linee guida valevoli ad escludere la responsabilità penale. – 7. Le (poche) idee positive contenute nel disegno di legge. – 8. Una proposta: la generalizzata irrilevanza penale della colpa lieve in ambito sanitario.