ISSN 2039-1676


06 febbraio 2015 |

Il 'sacchetto d'oro' e la 'spada inguainata': l'interazione pubblico-privato e il peso degli 'incentivi' in un recente modello di compliance anticorruzione

A proposito di S. Manacorda-F. Centonze-G. Forti (Eds.), Preventing Corporate Corruption: The Anti-Bribery Compliance Model, Dordecht, Springer, 2014

 

1. Nelle strategie di contrasto alla corruzione, il periodo che va dalla metà degli anni novanta del secolo passato al primo decennio di quello in corso sarà ricordato soprattutto per la vorticosa proliferazione di strumenti giuridici ultranazionali, di livello "regionale", "interregionale" o "globale": vari testi di rango internazionale pattizio (convenzioni), vincolanti per gli Stati contraenti; moltissimi atti di c.d. soft law prodotti da organismi pubblici internazionali, dal valore prettamente esortativo. Senza dimenticare la miriade di documenti di matrice "privatistica" per lo più volti a consigliare efficaci modalità di organizzazione delle imprese per prevenire fatti corruttivi. Una storia di successo, si direbbe, in termini di internazionalizzazione-armonizzazione del diritto penale nel comparto della c.d. lotta alla corruzione. [...]

 

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