28 aprile 2015 |
Corti costituzionali (o supreme) e 'disobbedienza funzionale'
Critica, dialogo e conflitti nel rapporto fra diritto interno e diritto delle Convenzioni (CEDU e Convenzione americana sui diritti umani)
Il contributo è ora pubblicato nel n. 2/2015 della nostra Rivista trimestrale. Clicca qui per accedervi.
Abstract. Con la sentenza n. 49/2015 la Corte costituzionale italiana è recentemente tornata sul rapporto fra diritto interno e CEDU. Il seguente contributo cercherà di contestualizzare questa decisione in un quadro più ampio di diritto comparato, grazie alla nozione di "disobbedienza funzionale".
SOMMARIO: 1. Oltre la 49/2915: uno sguardo al diritto comparato. - 2. La disobbedienza funzionale dei giudici nazionali: definizione, esempi e "tecniche". - 3. L'America latina. - 4. Conclusioni (aperte).
Sulla sentenza n. 49/2015 (che affronta direttamente il tema dell'impatto della Convenzione europea e l'ordinamento interno, e quello correlato del dialogo - e del conflitto - tra Corte di Strasburgo e Corte costituzionale), cfr. anche le note di Bignami, Viganò, Ruggeri e Manes già pubblicate dalla nostra Rivista, evidenziate nella colonna a destra tra i documenti correlati. Più in generale sui temi del dialogo e del conflitto tra le Corti, cfr. anche - per una visione parzialmente diversa da quella qui sviluppata - l'ampio contributo di Viganò, Convenzione europea dei diritti dell’uomo e resistenze nazionalistiche: Corte costituzionale italiana e Corte europea tra guerra e dialogo, in questa Rivista, 14 luglio 2014, oggi riproposto in S. Sonelli (a cura di), La Convenzione europea dei diritti dell'uomo e l'ordinamento italiano, Giappichelli, Torino, 2015, pp. 207-251.