ISSN 2039-1676


01 giugno 2016 |

L'introduzione dell'omicidio stradale e l'inarrestabile ascesa del diritto penale della differenziazione

Abstract. La legge sull'omicidio e le lesioni personali stradali determina un ulteriore spostamento in avanti della tendenza a differenziare la tutela penale per settori, intervenendo su un quadro normativo che già aveva previsto significativi scostamenti rispetto al paradigma della fattispecie base. Le istanze di maggiore effettività sanzionatoria finiscono così per ritagliare microsistemi ad efficacia particolare che, per un verso portano alla progressiva dissoluzione del modello del reato di evento a forma causale libera, per l'altro ridisegnano la traiettoria dell'intervento penalistico, con il rischio di generare un diritto penale proteiforme su cui si innestano inaccettabili disparità di trattamento.

 

SOMMARIO: 1. I reati di omicidio e lesioni personali stradali come espressione della più generale tendenza alla creazione di regimi di tutela differenziati. - 2. La pregressa e denegata esistenza di uno statuto speciale per l'omicidio stradale. - 3. Gli aggravamenti sanzionatori previsti per il conducente in stato di ebbrezza alcolica o di alterazione conseguente all'assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope. - 4. Le condotte tipizzate gravemente imprudenti, le ulteriori ipotesi aggravate e l'attenuante del concorso di cause. - 5. Dalla disarticolazione della fattispecie di evento al rischio di configurare un diritto penale diseguale. - 6. La rinnovata spinta per una pena retributiva e generalpreventiva a fronte della "Straflotterie" della fattispecie colposa. - 7. I "diritti presi maggiormente sul serio" e la "concorrenza diseguale tra sicurezza e libertà".