ISSN 2039-1676


22 dicembre 2014 |

Giudicato costituzionale, processo penale, diritti della persona

Osservazioni a margine di Cass. pen., sez. un., sent. 29 maggio 2014 (dep. 14 ottobre 2014), n. 42858, Pres. Santacroce, Est. Ippolito, Ric. P.G. Napoli in proc. Gatto.

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SOMMARIO: 1. Tre quesiti - 2. La possibilità e misura d'incidenza del giudicato costituzionale sul giudicato penale - 2.1. Premessa - 2.2. Norma penale, giudicato costituzionale, giudicato penale - 2.2.1. La prospettiva strutturalista. La distinzione tra incostituzionalità e successione temporale di leggi penali sul piano dell'efficacia giuridica - 2.2.2. La prospettiva garantista. Il bilanciamento tra il rigore del giudicato penale e la tutela dei diritti della persona - 2.3. Processo penale, giudicato costituzionale, giudicato europeo. L'immanente cedevolezza ovvero la forza del giudicato penale a fronte della massima tutela dei diritti fondamentali - 3. La necessità d'incidenza del giudicato costituzionale sul giudicato penale - 4. Le modalità d'incidenza del giudicato costituzionale sul giudicato penale - 4.1. Obbligo motivazionale del giudice della cognizione e poteri del giudice dell'esecuzione nel ridefinire il bilanciamento tra circostanze - 4.2. Pena legittima e garanzie della persona in sede esecutiva - 4.2.1. Discrezionalità giudiziale della magistratura di esecuzione e ridefinizione della sanzione nell'ipotesi di sicura applicazione della norma incostituzionale in sede di cognizione - 4.2.2. Vincolatività assiologica del giudicato e individuazione della pena legittima da eseguire nell'ipotesi di non certa applicazione della norma incostituzionale in sede di cognizione - 5. Conclusioni.