ISSN 2039-1676


26 febbraio 2018 |

La pena nel processo. Giurisdizionalizzazione dell’esecuzione nella penalistica dell’Italia liberale

Contributo pubblicato nella Rivista Trimestrale 4/2017

Abstract. Il saggio ripercorre l’itinerario scientifico e legislativo che portò, nei primi lustri del XX secolo, alla formazione d’un diritto italiano dell’esecuzione penale. A lungo trascurata dagli studiosi e lasciata alla gestione spesso opaca delle autorità carcerarie, a fine Ottocento l’esecuzione suscitò l’interesse penalistico per una serie di concause: l’attenzione dell’establishment liberale alle matrici della criminalità, la campagna della scuola criminologica a favore di un radicale ripensamento della sanzione, il tentativo di costruire il processo penale, sul paradigma di quello civile, come un rapporto giuridico destinato a perpetuarsi oltre il giudicato. Spinte anche dalla novità sistematica del c.p.p. del 1913, le scienze penali si orientarono, non senza contrasti, verso un controllo giurisdizionale dell’esecuzione, che assicurasse anche nell’ultimo segmento del processo un minimum di garanzie e di libertà.

 

SOMMARIO: 1. L’embrione: la sostituzione giudiziale. – 2. Come gocce sulla sabbia. – 3. Carcerieri, non giuristi: l’anello di congiunzione. – 4. Diritti dopo il giudizio. – 5. La svolta del 1913. – 6. La nuova fase del rapporto processuale. – 7. Tra giurisdizione e amministrazione. – 8. La discrezione indiscreta. – 9. L’ultima carta: il progetto Ferri.