26 febbraio 2018 |
Prospettive attuali dell’alternativa al carcere tra emergenza e rieducazione
Contributo pubblicato nella Rivista Trimestrale 4/2017
Abstract. Il tema dell’alternativa al carcere si è imposto continuativamente nel dibattito penalistico in rapporto, da un lato, ai problemi sollevati dall’ipertrofia della legislazione penale e, dall’altro lato, dalla crisi del carcere con speciale riguardo alla detenzione breve. Lo si ravvisa pure nell’attuale stagione politico-criminale, nella quale – anche per effetto della condanna riportata nella nota sentenza CEDU 8 giugno 2013, Torreggiani c. Italia – traspare l’intenzione di sfruttare le alternative al carcere in chiave deflativa per contenere il sovraffollamento degli istituti di pena (oltre che, in taluni casi, il carico giudiziario), ponendo in secondo piano le istanze tese a valorizzare la capacità rieducativa di tali misure.
SOMMARIO: 1. Premessa: la necessità (storica) dell’alternativa al carcere al crocevia di problemi ineludibili. – 2. Alternativa al carcere e ipertrofia del diritto penale. – 3. Alternativa al carcere e crisi del carcere. – 3.1. Il progressivo potenziamento delle alternative in senso stretto: funzioni manifeste e latenti. – 4. Rieducazione ed emergenza nella ricerca attuale di alternative al carcere. – 4.1. L’anelito per il superamento strutturale dell’impostazione carcerocentrica. – 4.2. La bipolarità della sospensione del procedimento con messa alla prova. – 5. Chiusa.