ISSN 2039-1676


16 aprile 2014 |

A. Della Bella, Emergenza carceri e sistema penale. I decreti legge del 2013 e la sentenza della Corte cost. n. 32/2014, Giappichelli, 2014, pp. 208

Presentazione del volume

Angela Della Bella, ricercatrice di diritto penale nell'Università degli Studi di Milano e componente del Comitato scientifico di Diritto penale contemporaneo, da anni attenta studiosa del sistema sanzionatorio penale, ha dedicato questa monografia al sovraffollamento carcerario, problema endemico del nostro ordinamento che ha portato a più di una condanna dell'Italia da parte della Corte europea dei diritti dell'uomo. Si tratta oggi, nell'ambito del sistema sanzionatorio, del problema più attuale e urgente (il tasso di sovraffollamento, mentre scriviamo, è pari al 130%), che recenti riforme hanno cercato di risolvere per restituire alla pena detentiva il volto umano delineato dagli artt. 27, co. 3 Cost. e 3 Cedu., e porre così fine alle violazioni dei diritti dei detenuti censurate in ambito internazionale, e non solo.

Il lavoro che qui presentiamo procede in particolare all'esame, accurato e sistematico, delle numerose novità introdotte nell'anno appena passato da due importanti decreti ancora una volta denominati, nel gergo giornalistico e nelle ambizioni di chi li ha ideati, 'svuota-carceri': il d.l. 1° luglio 2013, n. 78 e il d.l. 23 dicembre 2013, n. 146. Le misure adottate con questi provvedimenti sono tante e tali, per rilevanza, da interessare l'intero arco della giustizia penale: dal diritto penale al diritto processuale penale, fino al diritto penitenziario.

È parsa pertanto felice l'idea di dedicare all'esame di queste diverse misure non un semplice 'istant book', ma un lavoro decisamente più approfondito, per quanto 'a prima lettura', e di affidarlo a una studiosa seria e competente come Angela Della Bella, capace di destreggiarsi nei diversi terreni interessati dalle riforme medesime, con una spiccata sensibilità per l'individuazione dei problemi che più interessano la prassi. Il volume che qui presentiamo, infatti, risulta d'indubbio interesse non solo per chi osservi e studi i mutamenti del sistema penale, ma anche e soprattutto per quanti, avvocati e magistrati in primis, potranno trovare in esso un utile strumento per affrontare i tanti problemi applicativi, anche di diritto intertemporale, posti dai citati provvedimenti del 2013.

Le riforme in esame sono di particolare rilievo: interessano, tra l'altro, la disciplina della custodia cautelare in carcere, la sospensione dell'esecuzione della pena ex art. 656 c.p.p., le misure alternative alla detenzione, il rafforzamento della tutela dei diritti del detenuto attraverso l'introduzione di un nuovo reclamo giurisdizionale. Significative novità riguardano inoltre figure di reato di rilevante applicazione nella prassi: oltre agli atti persecutori ex art. 612-bis c.p. (c.d. stalking), i reati in materia di sostanze stupefacenti, relativamente ai fatti di lieve entità di cui all'art. 73, comma 5 t.u. stup. Il mutato rilievo della lieve entità del fatto - da circostanza attenuante a figura autonoma di reato - pone in particolare una serie di problemi applicativi, anche in sede esecutiva, che risultano ulteriormente complicati da una rilevantissima novità intervenuta, sempre nella materia della disciplina penale degli stupefacenti, nei primi mesi del 2014. Ci riferiamo alla sentenza n. 32/2014, con la quale la Corte costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della c.d. legge Fini-Giovanardi, che nel 2005 aveva riformato l'art. 73 t.u. stup. parificando il trattamento sanzionatorio di droghe 'pesanti' e droghe 'leggere'. La pronuncia della Corte costituzionale comporta la reviviscenza della disciplina precedente, di cui alla c.d. legge Iervolino-Vassalli, e pone una serie di complessi problemi di diritto intertemporale, che il volume passa in attenta rassegna, formulando argomentate proposte di soluzione.

In definitiva, per quanti si troveranno ad affrontare la congerie di problemi sollevati dai provvedimenti legislativi del 2013 e dalla sentenza n. 32/2014 della Corte costituzionale, il libro di Angela Della Bella rappresenterà una guida preziosa e di totale affidamento (clicca qui per maggiori informazioni).