ISSN 2039-1676


16 aprile 2015 |

Brevi note in tema di "dis-astro" ambientale

Per una effettiva tutela dell'ambiente è necessaria la sincronia degli strumenti giuridici vigenti

 

Abstract. Il recente dibattito sull'effettività dell'attuale sistema penale ai fini di una adeguata punizione dei responsabili dei più gravi disastri ambientali del nostro Paese, impone una riflessione non solo sulla fattispecie incriminatrice, anzi, "incriminata" di disastro c.d. innominato, ma sulla stessa efficacia, o meglio sufficienza, dell'intervento penale, al quale sembra essere stata interamente delegata l'azione dello Stato in caso di danno ambientale. Recuperando l'operatività degli strumenti giuridici della responsabilità ambientale, fondata sul principio di precauzione e di prevenzione, potrà essere meglio garantito il ripristino ambientale, che rappresenta un obiettivo indefettibile in materia.

 

SOMMARIO: 1. "Dis-astro" ed etimologia: non è solo sterile esercizio. - 2. La tutela dell'ambiente attraverso il diritto penale in ambito internazionale ed europeo. - 3. Il disastro c.d. innominato: profili problematici e questioni aperte nell'uso della fattispecie per i fenomeni riconducibili alla nozione comune di disastro ambientale. - 3.1. L'offensività della fattispecie. - 3.2. Criteri di valutazione del disastro ambientale: spazio, tempo, quantità e "qualità" delle sostanze inquinanti. - 3. Elemento soggettivo e tempus commissi delicti. - 4. L'utilizzo di altre fattispecie penali per "fronteggiare" l'aggressione all'ambiente, ma anche alla salute. - 5. La tutela effettiva dell'ambiente: verso un approccio sincronico tra gli strumenti di diritto amministrativo ed il diritto penale.