29 febbraio 2016 |
La primauté del diritto dell'UE e l'ordinamento penale nazionale (Riflessioni sulla sentenza Taricco)
Il contributo è pubblicato nel n. 1/2016 della nostra Rivista trimestrale. Clicca qui per accedervi.
Il primato del diritto dell'UE, che ne costituisce un pilastro essenziale, è destinato ad incontrare particolari difficoltà quando deve operare rispetto all'ordinamento penale degli Stati membri. Ciò non deve sorprendere perché le garanzie costituzionali della materia penale concorrono a formare "l'identità nazionale" degli Stati membri, "insita nella loro struttura...costituzionale", che l'Unione è tenuta a rispettare, secondo il disposto dell'art.4, par. 2, TUE. Le difficoltà sono emerse in modo evidente di fronte a due ben note sentenze della Grande Chambre della CGUE, che hanno aperto un dibattito molto vivace sul mancato rispetto, da parte della Corte europea, di dette garanzie e quindi sulla necessità di rendere operanti i controlimiti alla cessione di sovranità effettuata, in conformità del disposto dell'art.11 Cost., dallo Stato italiano a favore dell'UE [...]
Siamo particolarmente lieti di pubblicare in anteprima l'intervento, ampliato ed aggiornato, svolto da Ernesto Lupo - Primo Presidente emerito della Corte di cassazione, e oggi Consigliere giuridico del Presidente della Repubblica per gli Affari dell'Amministrazione della giustizia - nel convegno svoltosi il 13 novembre 2015 presso la Corte di cassazione sul tema "La primauté nell'Unione allargata", su iniziativa del Movimento per la giustizia e di Magistratura democratica.
Sommario: 1. Premessa. - 2. La conclusione del caso Melloni. - 3. La sentenza 8/9/2015, Taricco. - 3.1. Il contenuto della sentenza. Le due ipotesi di contrasto del codice penale italiano con il diritto dell'Unione.- 3.2. La diversa rilevanza delle due ipotesi. - 3.3. L'accertamento del contrasto. - 3.4. Le conseguenze del contrasto. - 3.5. I problemi di costituzionalità posti dalla sentenza Taricco. - 4. Una riflessione finale.