ISSN 2039-1676


26 gennaio 2015 |

La Suprema Corte pretende un uso più consapevole della categoria dell'impresa mafiosa in conformità  ai principi costituzionali

Cass., sez. V, 17 dicembre 2013 (dep. 17 marzo 2014), n. 12493, Pres. Marasca, Rel. Settembre, Imp. Cinà

Per leggere il testo della sentenza clicca qui.

Il contributo è ora pubblicato nel n. 1/2015 della nostra Rivista trimestrale. Clicca qui per accedervi.

SOMMARIO: 0. Premessa. - 1. L'uso giurisprudenziale della categoria dell'impresa mafiosa per giustificare la confisca generale dei beni. - 2. L'orientamento contrario della Suprema Corte e il rispetto dei principi costituzionali. - 3. La confisca dell'impresa come strumento del reato ex art. 416 bis, c. 7: orientamento garantistico. - 4. La deduzione del carattere "mafioso" dei compendi aziendali dalla mera pericolosità sociale. - 5. La confisca fondata sulla presunzione della destinazione illecita e la confisca generale dei beni (rinvio). - 6. Gli argomenti della sentenza Cinà.