25 ottobre 2013
Le Sezioni unite sui "fratelli minori" di Scoppola: il giudice dell'esecuzione può sostuire la pena dell'ergastolo inflitta secondo una disposizione dichiarata incostituzionale
Cass., Sez. un., 24 ottobre 2013, Pres. Santacroce, Rel. Milo, ric. Ercolano (informazione provvisoria)
Il servizio novità della Corte Suprema di cassazione comunica che, in esito alla camera di consiglio del 24 ottobre 2013, le Sezioni unite hanno affrontato la seguente questione:
«Se il giudice della esecuzione, in attuazione dei principi dettati dalla Corte EDU con la sentenza 17 settembre 2009, Scoppola c. Italia, possa sostituire la pena dell'ergastolo, inflitta all'esito del giudizio abbreviato, con la pena di anni trenta di reclusione in tal modo modificando il giudicato con l'applicazione della legge più favorevole».
Secondo l'informazione provvisoria diffusa, al quesito è stata data la seguente soluzione:
« Affermativa, alla luce della sentenza della Corte costituzionale n. 210 del 2013».
Le deliberazioni sono state assunte sulle conclusioni conformi del Procuratore generale.
La motivazione del provvedimento sarà pubblicata dopo il deposito della relativa sentenza (GL).
Per scaricare la sentenza n. 210/2013, clicca qui.