ISSN 2039-1676


29 gennaio 2018 |

Prime riflessioni a margine della nuova disciplina sulle intercettazioni

Contributo pubblicato nel Fascicolo 1/2018

Il presente contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.

 

Abstract. Il decreto legislativo 29 dicembre 2017, n. 216, pubblicato in gazzetta ufficiale n. 8 dell’11 gennaio 2018, introduce una nuova ed altrettanto complessa disciplina atta a garantire la tutela della sfera di riservatezza delle persone, non solo occasionalmente, coinvolte dalle intercettazioni di conversazioni e comunicazioni, incidendo in particolar modo sul desueto istituto dell’udienza stralcio e prevedendo un nuovo meccanismo di acquisizione delle captazioni al fascicolo delle indagini, introducendo al contempo un apposito archivio riservato per la conservazione dei verbali e delle registrazioni; la novella – che prevede anche un nuovo delitto di diffusione di riprese e registrazioni fraudolente – disciplina inoltre, per la prima volta, il captatore informatico e introduce disposizioni per la semplificazione delle condizioni di impiego delle intercettazioni per i più gravi reati commessi dai pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione. Lo scritto ripercorre, secondo un’esposizione ragionata, tutte le novità su cui è intervenuta la riforma, illustrandone dapprima i contenuti anche alla luce dei singoli approdi giurisprudenziali di riferimento, per poi incentrarsi sui, purtroppo numerosi, profili di criticità applicativa che già si possono scorgere in sede di prima lettura del decreto legislativo, nell’intento di prospettare alcune possibili soluzioni ermeneutiche delle evidenti lacune che il testo presenta, anche cogliendo alcuni degli ipotetici scenari con i quali, a breve, gli interpreti saranno chiamati a confrontarsi.

 

SOMMARIO: 1. Introduzione. – 2. Le nuove disposizioni a tutela della riservatezza. – 2.1. L’introduzione del divieto di trascrizione, anche sommaria, di intercettazioni irrilevanti, relative a dati sensibili o intercorse tra indagato e difensore. – 2.2. La disciplina in tema di deposito dei verbali e delle registrazioni. – 2.3. L’introduzione del meccanismo di acquisizione al fascicolo delle indagini. – 2.3.1. La richiesta del pubblico ministero. – 2.3.2. La decisione del giudice. – 2.3.3. La procedura derogatoria in ipotesi di misura cautelare. – 2.4. Il diritto della difesa all’ascolto ed alla copia delle intercettazioni. – 2.5. L’ istituzione dell’archivio riservato delle intercettazioni. – 2.6. I limiti alla riproduzione delle intercettazioni negli atti cautelari. – 2.7. Il nuovo delitto di diffusione di riprese e registrazioni fraudolente. – 3. La disciplina del captatore informatico. – 4. Le disposizioni per la semplificazione delle condizioni per l’impiego delle intercettazioni nei procedimenti per i più gravi reati dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione. – 5. Riflessione conclusiva.