ISSN 2039-1676


05 giugno 2015 |

La rappresentazione dell'evento al confine tra dolo e colpa: un'indagine su rischio, ragionevole speranza e indicatori "sintomatici"

 

Il contributo è pubblicato nel n. 4/2015 della nostra Rivista trimestrale. Clicca qui per accedervi.

 

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Abstract. A fronte dell'aumento esponenziale delle aree di rischio, in cui da un'attività lecita, possono derivare eventi lesivi penalmente rilevanti, le tradizionali categorie della volontà, quali componenti fondanti un'imputazione a titolo di dolo, si dimostrano spesso incapaci di abbracciare i tratti salienti dell'elemento psicologico presente in siffatte ipotesi. Né d'altronde appare sempre soddisfacente un'imputazione che scivoli tout court nell'alveo della colpa, sia pure aggravata dalla previsione dell'evento. L'impatto delle varie soluzioni proposte con la prassi giurisprudenziale si è spesso rivelato macchinoso. Una eloquente esemplificazione della problematica riguarda il caso Thyssen, nell'ambito del quale lo stesso fatto è stato valutato dall'angolo prospettico dei due distinti elementi psicologici, in base a parametri di tipo soggettivo-ipotetico. Ciò dimostra la natura cruciale della questione e, forse, la sua irrisolvibilità: sostanzialmente equipollente sul piano della colpevolezza, il disvalore duale di dolo eventuale e colpa cosciente sfugge spesso già sul piano della tipicità. In contesto così ambiguo, s'impone una scelta: o - in linea con la giurisprudenza prevalente - si rimarca la necessità di distinguere le due forme di elemento soggettivo denotando l'indagine sul coefficiente psicologico di appigli esterni o si rinuncia definitamente a cercarla approdando a un tertium genus di responsabilità colpevole.

 

SOMMARIO: 1. La sentenza della Corte d'Assise di Torino. - 2. Le motivazioni della Corte d'Assise d'Appello di Torino. - 3. La sentenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione. - 4. Le teorie volitive: dal consenso all'accettazione del rischio.- 5. Cenni al concetto di rischio inteso come oggetto del dolo nella dottrina tedesca. - 6. Una ricostruzione del dolo eventuale strutturata su tre livelli: rischio doloso non consentito, rappresentazione e volontà. - 7. Una rilettura delle ipotesi di confine tra dolo e colpa alla luce del diverso disvalore di azione sotteso alle due specie di elemento psicologico. - 8. Gli indicatori del dolo eventuale proposti dalle Sezioni Unite: rilievi conclusivi.