ISSN 2039-1676


30 giugno 2017 |

Omicidio "stradale" e guida in stato di ebbrezza: concorso di reati o convergenza apparente di norme? Il possibile revirement (per ora solo rimandato) della Corte di Cassazione

Nota a Cass., Sez. IV, sent. 12 dicembre 2016 (dep. 18 gennaio 2017), n. 2403, Pres. Romis, rel. Tanga, ric. Minutillo

Contributo pubblicato nel Fascicolo 6/2017

Il presente contributo è stato sottoposto in forma anonima, con esito favorevole, alla valutazione di un revisore esperto.

 

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Abstract. Il contributo analizza la recente sentenza con la quale la Cassazione è tornata ad affrontare la questione dei rapporti tra i delitti di omicidio e di lesioni correlati alla violazione delle norme sulla circolazione stradale e la contravvenzione della guida in stato di ebbrezza. Con una motivazione che, da un lato, si pone in continuità con il consolidato indirizzo giurisprudenziale che riconosce la configurabilità del concorso tra i delitti contro la persona previsti dal codice penale e l’illecito contravvenzionale disciplinato dal codice della strada, ma che, dall'altro lato, lascia intravedere la possibilità di una vera e propria svolta interpretativa alla luce della recente novella legislativa in materia di omicidio e di lesioni personali “stradali”.

 

SOMMARIO: 1. Premessa. – 2. Il fatto. – 3. Omicidio stradale e violazione degli artt. 186 e 187 del codice della strada: concorso di reati, concorso apparente di norme o reato complesso? – 3.1. L’opinione della dottrina. – 3.2. La posizione tradizionale della giurisprudenza. – 4. La nuova disciplina in materia di circolazione stradale: i reati di omicidio e di lesioni personali “stradali”. – 5. L’impatto della riforma sulla questione del concorso tra il delitto di omicidio “stradale” aggravato e il reato di guida in stato di ebbrezza: l’arresto della Cassazione. – 6. Considerazioni conclusive: un revirement all’orizzonte?